Bellelli, Etica originaria e assoluto affettivo. La coscienza e il superamento della modernità nella teologia filosofica di Antonio Rosmini, Vita e Pensiero, Milano, 2014, pp. XXIV-380, € 30,00.

Il volume di don Fernando Bellelli, pubblicazione della Tesi di Dottorato in Teologia Fondamentale conseguita presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale sotto la guida del Professor Mons. Pierangelo Sequeri, è costituito di due nuclei teorici principali.

Il primo è un nucleo rosminiano: don Bellelli, esperto conoscitore del pensiero del Beato Antonio Rosmini offre, anche attraverso una ricca presentazione di testi originali dell’autore, una indagine approfondita della coscienza, e specificatamente della coscienza morale nell’opera del Rosmini.

Il secondo nucleo è il tentativo di comparare il poderoso e solido sistema teologico-filosofico rosminiano con la teoria della coscienza credente di Pierangelo Sequeri, per innestare i due impianti in un unicum teorico che contribuisca a determinare il paradigma di comprensione della post-modernità.

Il tentativo, forte, da un lato, della base sicura data dal Rosmini, che si può senza dubbio annoverare tra i pensatori più coerenti e intellettualmente onesti e geniali del patrimonio filosofico-teologico dell’Occidente, e forte, dall’altro lato, delle intuizioni, anch’esse geniali, del “maestro” Sequeri, dal quale lo stesso autore ha appreso, in modo originale, uno stile globale di esposizione e argomentazione, viene portato avanti con  rigore teoretico e coraggio, e conduce ad evidenti avanzamenti nello stato del tema.

Il volume vuole situarsi nel panorama degli studi di teologia dell’affezione, meglio specificata nei termini di pro-affezione, in un contesto, quindi, che riconosce nell’ordo amoris la spiegazione dell’esistenza e all’affectus il primato nella conoscenza. Questo aspetto, oltre al fulcro centrale sulla coscienza, lo rende di pregnante attualità.

La definizione di coscienza, data come giudizio speculativo di un giudizio pratico almeno del second’ordine di riflessione, getta le basi per ulteriori indagini e studi non solo in ambito teologico, e specificatamente di teologia fondamentale, e filosofico, particolarmente di filosofia morale, ma anche in discipline di focus antropologico quali il diritto, la pedagogia, le altre scienze umane e la scienza politica, oltre che nella pratica pastorale. Per l’agire della Chiesa, in tutti quei contesti in cui si fa sempre più urgente, dinanzi alle sfide della contemporaneità, che dal postmoderno pare dirigersi verso il post-umano ed il trans-umano, in un ambiente in cui il religioso diventa sempre più fenomeno privato e marginale, la presente opera è in grado di fornire un sistema aperto di comprensione, anche etico-pratica, dell’umano, capace di rendere conto di tutte le sue specificità e del suo anelito all’assoluto, che è appunto affettivo. Questa passione per l’azione, direttamente discendente dalla comprensione che lo studio speculativo consegue allo sguardo contemplativo della realtà, e genera la consapevolezza del valore della carità intellettuale per l’evangelizzazione della Chiesa “in uscita”, è il motore nascosto dell’opera che, se senza dubbio, è impegnativa dal punto di vista terminologico, ma non potrebbe essere altrimenti visto il tipo di produzione accademica specialistica di cui si tratta, ed è capace di lasciare impronte di significato importanti nel lettore.

A seguito dell’uscita del libro sono stati organizzati vari eventi di presentazione e riflessione con importanti studiosi, che segnaliamo disponibili sul sito del canale You tube dell’Associazione Culturale “Spei lumen”.

Recensione apparsa su «Presbyteri» 1 (2016), pp. 75-76, a cura della redazione di Presbyteri

http://www.padriventurini.it/files/PR1_2016.pdf