Editoriale apparso sul notiziario “Comunità insieme” della parrocchia Madonnina in Modena, in occasione dell’esperienza di missione dei giovani della parrocchia in Madagascar nell’agosto 2008
Nella sua diversità rispetto alle edizioni fin qui offerte questo bollettino intende essere un contributo per allargare gli orizzonti della nostra esistenza di persone umane e di cristiani. L’obiettivo che ci prefiggiamo nell’offrirvi queste pagine è quello di rendervi più familiare l’approccio e la considerazione della realtà della missione, proprio a partire dalla realtà parrocchiale che viviamo quotidianamente, forse senza coglierne adeguatamente le offerte profonde che contiene. Le suore Francescane dell’Immacolata, infatti, sul nostro territorio non offrono solo il preziosissimo servizio educativo della scuola materna e della condivisione della vita pastorale della nostra comunità parrocchiale, ma hanno nel convento della Madonnina il loro Centro Missionario. Esiste un intenso intreccio tra le origini della nostra comunità parrocchiale e l’apertura della missione in Madagascar che abbiamo conosciuto nell’agosto scorso con i giovani della parrocchia. Nel recente volume con cui abbiamo inteso fare memoria dei 25 anni di vita della società sportiva parrocchiale “J. Maritain” è riportata la fotografia della maratona Ortisei – Madonnina con cui si è accompagnato l’arrivo dell’attuale Crocifisso della nostra Chiesa. Il Crocifisso è la realtà espressiva della nostra fede nel Risorto che motiva ed ispira ogni attività della Chiesa. I nostri parrocchiani ricordano con viva memoria l’anno 1974 quando abbiamo accompagnato nella preghiera suor Agnese che in quell’anno partiva per la missione in Madagascar ed ha ricevuto proprio nella nostra Chiesa il Crocifisso. È il Crocifisso Risorto l’anima della missione della Chiesa: l’annuncio cristiano contiene in sé la testimonianza della carità. Mai annuncio senza testimonianza e mai testimonianza senza annuncio, perché l’annuncio è rispettoso della libertà di coscienza e la testimonianza è già una forma di annuncio anche se non l’unica e la più diretta, come lo è la liturgia. Un sentitissimo ringraziamento vogliamo esprimerlo a tutte le persone che hanno reso possibile un’esperienza che speriamo teologalmente di poter ripetere e di poter far vivere a tanti altri giovani: alla madre generale suor Luisa, a suor Elisabetta che ci ha guidato nei giorni della nostra permanenza, a suor Cristina e a suor Adelma che sono venute con noi, a tutte le suore e le comunità malgasce che abbiamo incontrato, in questo nuovo inizio di una storia che vogliamo continui…
Don Fernando Bellelli
Per le attività delle Suore Francescane dell’Immacolata in Madagascar: http://www.centromissionario.net/