Lungo tutto l’anno liturgico ci sono numerose feste dedicate a Maria Santissima. Questi libri azzurri sono il lezionario e il messale propri della Madonna. Il colore azzurro è proprio scelto per indicare – come viene descritta spesso la Madonna nelle raffigurazioni pittoriche, cioè con il rosso e con il blu – come in Maria accogliendo nel suo grembo il Verbo di Dio che si fa carne, cioè Gesù, la natura umana (quella di solito rappresentata con il colore rosso ) e la natura divina (rappresentata con il colore blu) sono state presentate all’umanità – a noi che abbiamo solo la natura umana – nella loro inscindibilità ed indissolubilità. Oggi noi celebriamo una festa che è il cuore, il fulcro delle feste mariane. Non esiste la tomba della Madonna. Il Santo Sepolcro dove era stato deposto Gesù è vuoto.
Quando noi andiamo a trovare in un pellegrinaggio i santi di solito ci fermiamo a fare una preghiera davanti alla loro tomba, ad esempio ad Assisi dove sono sepolti san Francesco e santa Chiara, oppure, più vicino a noi, andiamo in Duomo e troviamo nella cripta la tomba di san Geminiano. La Madonna dove andiamo a venerarla? C’è la tomba della Madonna? Non c’è. Perché la Madonna non ha conosciuto la corruzione del sepolcro.
Quando noi andiamo ad un funerale di un nostro caro il rito delle esequie si conclude con la benedizione della tomba e poi la bara viene posta o per terra o nel loculo del cimitero, oppure portiamo le ceneri dopo la cremazione, le portiamo al cimitero, così vuole la Chiesa. Per la Madonna questo non è successo perché la Madonna – come dice la seconda lettura – è già diventata partecipe della risurrezione di Gesù, che ha portato nel suo grembo. Allora bisogna andare all’indietro per comprendere la storia di Maria e perché ha avuto un finale come quello che celebriamo oggi nella solennità dell’Assunta. Per questo ci aiutano tutti i libri liturgici con il proprio delle feste della Madonna. Per esempio quando è il compleanno della Madonna? L’8 settembre; la Madonna nasce, i suoi genitori sono Gioacchino ed Anna, che ricordiamo il 26 luglio. L’8 dicembre festeggiamo l’Immacolata Concezione. Sono proprio 9 mesi (sulla simbolica e la cronologia nel calendario liturgico occorrerebbe un discorso a parte). La concezione immacolata di Maria cosa vuol dire? Che non aveva il peccato originale. Ecco perché quando la Madonna muore il suo corpo non viene corrotto come il nostro corpo. Perché lei non ha proprio mai avuto il peccato originale. Noi siamo nati con il peccato originale ma il battesimo lo ha cancellato. La differenza tra noi e la Madonna è grandissima e si vede bene nel momento in cui per lei nell’istante in cui finisce la sua esistenza terrena – che non necessariamente coincide con la morte, cosa che invece accade dal peccato originale in poi – comincia la sua esistenza eterna. Infatti, quando è che hanno cominciato a coincidere l’esistenza terrena e la morte? Nel momento in cui Adamo ed Eva hanno commesso il peccato originale. Ci ricordiamo – e il libro dell’Apocalisse della prima lettura lo ricorda molto bene – che prima del peccato esisteva il paradiso terrestre, e l’uomo abitava soltanto questo. Maria è andata ad abitare nel paradiso celeste. Che differenza c’è tra il paradiso terrestre e il paradiso celeste? C’è la differenza che esiste tra la natura umana e la natura divina, cioè il paradiso celeste è Dio, il paradiso terrestre è il mondo, cioè la nostra realtà, il creato. Una cosa creata è una cosa che ha un inizio e una fine. Quando Dio ha creato il mondo non c’era il peccato, dunque non c’era la morte come effetto del peccato che ci separa da Dio. La Madonna non avendo avuto il peccato originale è quella donna coronata di 12 stelle che ci dice che è la nuova Eva. Cosa significa? Mentre con l’aiuto di Gesù Risorto noi cantiamo il Magnificat come ha fatto la Madonna, facciamo in modo che la Gerusalemme terrestre – che è il mondo – diventi una unica città con la Gerusalemme celeste che è Dio stesso.
Oggi noi guardando alla Madonna riceviamo queste tre indicazioni.
La prima è quella di vivere il nostro battesimo perché con il battesimo siamo diventati figli di Dio e quindi la Madonna in cielo è la nostra madre che ci aiuta ogni giorno ad andare verso il Paradiso, cioè ad essere persone che sono certe, sicure che con la preghiera, con l’amicizia con Gesù, con la fede, con la speranza e la carità, noi possiamo sconfiggere il peccato.
La seconda indicazione è quella che con l’aiuto di Maria noi siamo in grado di trasformare situazioni di “morte” in situazioni di “vita”. La Madonna nel Magnificat dice cose che sembrano impossibili, ma noi ricordiamo come rispose l’angelo dell’Annunciazione quando Maria chiese come poteva rimanere incinta senza un marito: “nulla è impossibile a Dio”. Noi diciamo che nel mondo i prepotenti, i cattivi, gli egoisti, hanno sempre la meglio. I malvagi prosperano e gli onesti sono nei guai (come dice anche il salmo). La Madonna dice che Dio ha rovesciato i potenti dai troni, ha ricolmato di beni gli affamati, ha fatto del bene agli ultimi, a quelli più bisognosi. I più bisognosi sono diventati quelli che stanno meglio perché la felicità che ci dà Gesù rende possibile l’impossibile. E la felicità che ci dà Gesù ci aiuta a trasformare le difficoltà, le situazioni di morte – dove ormai pensiamo che non ci sia più niente da fare e nessuna strada d’uscita – in situazioni di vita; in quel momento lì la resurrezione di Gesù ci aiuta a trasformare i nostri limiti e i nostri difetti in una trasformazione che è l’effetto dell’opera dello Spirito Santo.
La terza indicazione che ricaviamo da questa solennità molto bella ed importante è proprio quella che è indispensabile per noi: diventare sempre più capaci di vivere la santa messa. Questo perché è nell’Eucaristia che noi possiamo portare tutto noi stessi e ricevere dal Signore tutto l’aiuto per riprendere il cammino.
Allora guardiamo alla Madonna che con la sua intercessione ci aiuta a vivere il nostro battesimo di figli di Dio. Guardiamo alla Madonna che con la sua intercessione ci aiuta a trasformare le situazioni difficili in una occasione di crescita, in un miglioramento, in un cambiamento, in una trasformazione. Facciamo come la Madonna che nel Magnificat dice come Dio ha guardato l’umiltà della sua serva ed ha innalzato gli umili.
Quindi chiediamo al Signore l’umiltà di saperci mettere a disposizione della sua grazia come ha fatto la Madonna. Umiltà deriva da humus, terra: stiamo aderenti alla terra che il Signore ci ha dato da custodire e da lavorare perché in questa Santa Messa che celebriamo il Signore ci aiuti a vedere che veramente lui dal cielo discende sulla terra, si rende presente nel pane e nel vino e quindi noi possiamo sperare che il mondo cambi in meglio perché abbiamo dalla nostra parte Dio stesso che ci ha donato Maria e che in Maria si è donato a noi.